I 5 errori da evitare sul tuo profilo Facebook

Pubblicato sul primo numero di Propaganda MAG, free press di cultura distribuito in tutta la Toscana.  FEBBRAIO 2015 | INTERNET FOR DUMMIES – rubrica di consigli per un uso consapevole della rete.

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I post che scriviamo su Facebook, le immagini che carichiamo, i like che facciamo, rappresentano il nostro modo di essere, ciò che pensiamo, le cause che ci stanno più a cuore, è quindi importante evitare gli errori più comuni che potrebbero influenzare la nostra reputazione.

1. Non pubblicare foto delle tue vacanze quando ti sei dato malato a lavoro. Sarà capitato anche a voi di sentire notizie riguardanti licenziamenti immediati a causa di foto postate su Facebook. Gli ingenui dipendenti, assenti dal lavoro, non resistono alla tentazione di condividere in tempo reale un bel selfie con sfondo marittimo, ed ecco che salta la copertura e il boss, o qualche collega invidioso fa subito rapporto.

2.Evitare di essere taggati in foto compromettenti. Siete collassati sul divanetto della disco e il giorno seguente vi ritrovate taggati su Facebook? Togliete subito il tag, o meglio spiegate a chi ha pubblicato la foto, che non è necessario condividere tutto su Facebook, soprattutto se di mezzo c’è la vostra reputazione.

3.Non mettere la tua faccia sia sulla foto profilo che nella copertina. Da quando è stata introdotta l’immagine di copertina, la creatività degli utenti si è scatenata e a volte capita di trovare delle combo immagine di profilo più immagine di copertina, davvero molto belle, altre volte purtroppo capita solo di vedere dei bei faccioni duplicati, il mio consiglio è quello di evitare la tragica combo “me + me”.

4.Non scegliere nomi che includano parole come stella, cuore, gattina o peggio. Al momento dell’iscrizione a Facebook, vi viene chiesto di inserire nome e cognome, non è scritto da nessuna parte che dobbiate necessariamente usare le vostre credenziali, ma evitate di chiamarvi Ton Tolon, Kite Muort, Gary Baldy, Luciana Uallera, Kaka Banane, Bella Vacca. Purtroppo non sono inventati, ma esistono davvero.

5.#nonscriveretuttoattaccato. Da quando la moda degli hashtag (parole precedute dal simbolo #) ha spopolato, il loro utilizzo è diventato virale, ma non sembra che tutti abbiano capito a cosa servono e come si utilizzano. L’obiettivo degli hashtag è quello di categorizzare i post, e raccoglierli in feed. Ma se i vostri hashtag somigliano a questi: #amichedelcuorepersempreforever, #oggipiovenonesco, non state assegnando una categoria al vostro post, in modo che venga visualizzato nei feed, ma state solo scrivendo delle parole tutte attaccate e difficili da leggere.

In generale ricordate sempre che anche se la rete non è il mondo reale, la regola del buon senso è sempre valida, e la vostra identità digitale influenza ciò che le persone pensano di voi.

 

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